Tempo fa pensavo che mi sarei sposata intorno ai venticinque anni e che molto probabilmente non avrei voluto figli. Ora che di anni ne ho 34, nessun matrimonio alle spalle e invece la prospettiva di vedermi genitore, mi rendo conto che la vita a volte va per conto suo e il gioco sta nel camminare insieme a lei. Ma non è sempre semplice capirla, interpretare le sue direzioni, dare delle spiegazioni ai piccoli grandi drammi che accadono.

Ho spesso cercato di impormi una strada, anche quando non ero pronta a prenderla, a dirmi ciò che era giusto e non era giusto fare, per poi scoprire, dopo qualche anno, che forse le mie idee non erano delle verità assolute, che erano valide in quel momento della mia vita e che ora sono cambiate. Il filosofo greco Epitteto diceva: “Le persone sono turbate non dalle cose in sé ma dall’opinione che se ne fanno.” Mi sono resa conto di essere piena di opinioni, giudizi, pensieri che consideravo (e talvolta ancora considero) come verità assolute, ma che in realtà molto probabilmente passeranno, o rimarranno, o ancora evolveranno in qualcosa di nuovo.

Nel mio percorso MBSR con Carolina ho intuito che al di là di tutte le nostre convinzioni che noi consideriamo assiomi inconfutabili ci sono delle intenzioni che è possibile coltivare e dei valori a cui appellarsi per fronteggiare le situazioni (o le emozioni) difficili che nella vita, ahimè o per fortuna, si presentano. E allora, piuttosto che dirmi che cosa devo o non devo fare, ora provo a chiedermi quali valori contattare e quali intenzioni coltivare. Per me, questa semplice domanda è stata una scoperta e un nuovo punto di vista, un modo di prendermi cura di me stessa con gentilezza e coraggio, contattando quella che mi piace pensare essere la parte saggia di me.