La gentilezza amorevole è una pratica semplice
Come tutte le pratiche della mindfulness, la gentilezza amorevole è semplice. Se l’abbiamo esplorata insieme altre volte, sai già che si tratta di ripetere alcune frasi che rappresentano il nostro desiderio di stare bene e che stiano bene anche gli altri, perché siamo tutti interconnessi – te ne sei accorto, vero?
Le frasi tradizionali sono: che io possa essere felice, che io possa stare bene, che io possa vivere al sicuro, che io possa sentire la pace nel mio cuore. Partiamo da noi stessi, ed estendiamo i nostri auguri a chi ci circonda, sino ad abbracciare con il nostro desiderio di bene tutti gli esseri viventi.
Il segreto della gentilezza amorevole? Non forzare
Il segreto della gentilezza amorevole è non forzare. Potresti essere tentato di svalutarla in base ai risultati attesi. Magari ti aspetti che il tuo cuore si apra subito a te stesso e agli altri, e di provare immediatamente un senso di felicità e di pace. Ma non è sempre così.
A volte la gentilezza amorevole ti farà stare meravigliosamente bene. Ti sembrerà quasi come bere una pozione magica, e ti sorprenderà per la sua capacità di liberarti da emozioni tossiche – rabbia, ansia, paura, senso di colpa- portando velocemente un senso di pace e pienezza nel tuo cuore. Altre volte potrà sembrarti una ripetizione automatica di frasi, quasi come fosse una preghiera detta meccanicamente. Quando l’esperienza è così asciutta, non vuol dire che non sta succedendo niente o che stai sbagliando. Non forzare nulla, ma lascia che la mente riposi, curiosa di come risuonano le frasi dentro di te. Devi solo ripeterle connettendoti con il loro significato. Non affannarti forzando un sentimento che non c’è. Rilassati, e dai alla gentilezza amorevole il tempo di mostrare i suoi frutti.