Noto spesso come a Milano le persone fatichino a guardarsi negli occhi. Mi succede persino con quelle con cui interagisco su base quotidiana. Il ragazzo che prepara il caffè, il giornalaio, la signora alla cassa. Esseri umani che come me vogliono essere felici e, tanto quanto me e te, fanno del loro meglio per esserlo.
A volte sono io quella che non ti guarda negli occhi. Può capitare che stia guardando il telefono. Ho notato che mi succede più spesso quando sto affrontando un periodo emotivamente difficile. Le emozioni stancano, sono presa da mille pensieri, e faccio più fatica a connettermi con chi mi sta intorno, quasi come se temessi che qualcuno possa rubarmi le ultime energie e chissà, magari finisce che svengo per strada. Che buffa assurdità a pensarci, eppure è così. Ho avuto dei momenti in cui mi sentivo quasi esanime ad ottobre, nelle settimane dopo l’operazione di mio padre per tumore alla prostata.
In ogni caso, anche quando la mente è tranquilla e il cuore è aperto – la seconda condizione segue spesso la prima- capita che questa situazione mi innervosisca. Perché a volte, come forse capiterà anche a te, sento proprio bisogno di contatto. Vorrei essere guardata in modo mindful. Sì, proprio così, per dirla con la definizione di mindfulness di Jon Kabat-Zinn: “Di proposito, nel momento presente, senza giudizio”.
Ma che bello sarebbe se ogni tanto, di proposito, ci guardassimo negli occhi!
Potremmo farlo con chi amiamo, certo, ma anche con persone più neutre e, se siamo coraggiosi, potremmo osare uno sguardo tenero anche con i nostri nemici.
Di che colore hanno gli occhi? No ragazzi, anzi, non mi basta marrone o grigio. Voglio sapere come sono fatti. Come se fossero quelli dei tuoi figli, o di tua madre. La mia li aveva un po’ da gatta, verdi, con delle gocce nocciola che li rendevano una roba da sballo. Ma forse lo dico solo perché l’amavo.
Comunque, come sono fatti gli occhi di chi ti farà il caffè domani mattina, dei tuoi colleghi, del capo, e di alcune delle persone che incontrerai? E com’è il loro sguardo? Sono tristi, felici, distratti, si nascondono? Non è detto che tu riesca a contattarli, ad accogliere tutte queste persone semplicemente vedendole. Ma se ci provi senza aspettarti nulla in cambio, potresti comunque rimanere sorpreso e fare scoperte che stasera ancora non sai. Potresti persino cambiare idea sui milanesi.
E poi, la città potrebbe essere ancora più meravigliosa e vibrante di come già è.
Se hai voglia, fammi sapere come è andata. Sono curiosa.