Cosa fate martedì 28 aprile 2015, verso sera?
Io sarò al Centro Filologico Milanese per praticare mindfulness e dialogare con voi sul come e sul perché coltivare l’arte di essere svegli momento per momento fa bene non solo a noi e a chi ci sta più vicino, ma a tutta la comunità nella quale siamo inseriti.
Con me ci sarà anche Niccolò Branca, che avete già avuto modo di incontrare l’anno scorso in Semplicemente Spazio, che vi parlerà della sua esperienza di imprenditore e di come la consapevolezza ha trasformato lui e l’azienda.
Infine Simon Goldstein e Anna Condorelli, fondatori della associazione Our Common Emotions che ha organizzato questo questo incontro, condivideranno la loro esperienza di pratica terapeutica dell’educazione emozionale, per la promozione della salute individuale e della comunità.
Quando: martedì 28 aprile 2015, dalle 18.30 alle 21.00
Dove: Circolo Filologico Milanese, Via Clerici 10, Milano
L’evento è gratuito, senza prenotazione sino ad esaurimento dei posti disponibili

Autore: Carolina Traverso
Mi chiamo Carolina Traverso, Caro per gli amici. Sono nata in Costa D’Avorio da madre belga e padre Italiano. Sono cresciuta prevalentemente in Italia, ma ho vissuto anche in Iran prima della scuola materna, a Londra dopo l’Università e, sulla strada per tornare a casa, ho attraversato da sola per un anno l’India e il Sud Est Asiatico con uno zaino sulle spalle. Da qualche anno vivo a Milano insieme a Iago, il mio pastore svizzero.
Le mie esplorazioni intorno alla meditazione sono iniziate quando avevo diciassette anni, per curiosità, e sono proseguite, dopo i venti, tra Londra e l’Asia. A voler essere sincera, mi sembrava di riuscire a cogliere solo in parte ciò che i miei insegnanti provavano a trasmettermi, ma sentivo che la pratica mi faceva stare bene e questo mi è bastato per farvi ritorno, nel tempo, sempre più spesso.
Ho sentito per la prima volta parlare di mindfulness una decina di anni fa, durante un ritiro di yoga a Goa, da una collega svedese che la insegnava. Desiderosa di approfondire, ho scoperto il lavoro di Jon Kabat-Zinn, me ne sono innamorata per il calore umano e il rigore scientifico, e in poco tempo mi sono formata come insegnante di mindfulness.
Da allora, sul mio percorso, ho incontrato centinaia di allievi e altrettanti maestri. Poter praticare e insegnare mindfulness, integrandola anche nel mio lavoro di psicoterapeuta, mi fa sentire enormemente fortunata. È un dono immenso di cui non posso più fare a meno.