“Il fondamento della felicità è la consapevolezza. La condizione essenziale per essere felici è la coscienza di esserlo. Se non siamo consapevoli di essere felici, non lo siamo veramente. Quando abbiamo il mal di denti, sappiamo che non averlo è una cosa magnifica. Però, quando non abbiamo il mal di denti, ancora non siamo felici. Il non-maldidenti è un’esperienza piacevolissima. I motivi di gioia sono tanti, ma senza consapevolezza non sapremo apprezzarli. Praticando la consapevolezza impariamo a proteggere con amore queste cose belle. Prendendoci cura del presente, ci prendiamo cura del futuro. Lavorare per un futuro di pace è lavorare per la pace nell’attimo presente”
Thich Nhat Hahn (1991) La pace è ogni passo, Roma, Ubaldini Editore
Dove siete in questo momento?
Forse state attraversando il parco in bicicletta, oppure state camminando per andare da qualche parte, o siete in automobile fermi ad un semaforo.
Mentre attraversate il parco, vedete il cielo azzurro e il verde croccante della primavera o siete troppo presi dall’anticipazione di un incontro difficile? Mentre camminate, o siete in automobile, notate le sensazioni del viaggio indipendentemente dalla destinazione?
Magari state bevendo un caffè: sentite il sapore della pioggia, del sole e della terra che l’hanno nutrito o state già pensando alla prossima cosa da fare?
Oppure state aiutando vostro figlio a vestirsi e siete un po’ in ritardo. Siete capaci di notare la vostra impazienza, di sorridere e respirare e ripartire da questo momento, lasciando andare l’idea di potere o dovere controllare tutto?
Forse siete con una persona malata. Sapete connettervi con lei con la pancia e con il cuore nonostante i timori di quello che potrebbe accadere, prendendovi cura l’uno dell’altro momento per momento, un respiro alla volta?
Vi siete accorti che siamo vivi, che siamo interi, e che questo è di per sé un miracolo?
Che fermarci ad apprezzare questo momento semplicemente così come si presenta è l’unico modo per vivere pienamente le nostre vite? Che possiamo scegliere se essere costantemente tesi verso le cose da fare, da ottenere o da evitare, ostinandoci così a rimanere intrappolati nel racconto che dice che potremo essere felici solo se il mondo andrà secondo le nostre aspettative, oppure imparare a fermarci e sorridere e ricominciare da capo?
Perché ciò che la mente ci racconta che abbiamo perso, o che potremo trovare solo in qualcosa o qualcuno che ha ancora da venire e che forse non arriverà mai, è già qui: in questo respiro che prosegue nonostante la nostra disattenzione, in questi occhi che si aprono e vedono, in questo sorriso che può nascere spontaneo, in queste mani che afferrano, accarezzano e lasciano andare, in questo raggio di sole, in questa goccia di pioggia, in questo suono, in questo incontro, in questo momento.
E perché come trascorriamo i nostri momenti è come trascorriamo le nostre vite.
La pace è ogni passo.
Una buonissima lettura per cominciare la giornata!