“Carolina cara ciao. Come stai ? Ti scrivo per dirti che ho segnalato il tuo nominativo al mio dermatologo in quanto durante l’ultima visita gli ho spiegato il percorso che ho fatto con te e credo che potrebbe essere utile a qualche altro paziente. Mi ha confermato che la mia psoriasi ora è sotto controllo e non sono di certo i farmaci ad avermi fatto quasi del tutto scomparire i sintomi. Mi ha anche detto ‘Daniele, io e te non ci vediamo più perché non hai più bisogno di me!’.
Io sono estremamente soddisfatto e sto continuando a praticare ogni mattina. Ho anche ricominciato a fare yoga con regolarità. Mi piacerebbe magari venire a fare qualche lezione di ripasso durante il prossimo MBSR. Per adesso è tutto e non saprò mai come ringraziarti/sdebitarmi. Un caloroso abbraccio.”

Autore: Carolina Traverso
Mi chiamo Carolina Traverso, Caro per gli amici. Sono nata in Costa D’Avorio da madre belga e padre Italiano. Sono cresciuta prevalentemente in Italia, ma ho vissuto anche in Iran prima della scuola materna, a Londra dopo l’Università e, sulla strada per tornare a casa, ho attraversato da sola per un anno l’India e il Sud Est Asiatico con uno zaino sulle spalle. Da qualche anno vivo a Milano insieme a Iago, il mio pastore svizzero.
Le mie esplorazioni intorno alla meditazione sono iniziate quando avevo diciassette anni, per curiosità, e sono proseguite, dopo i venti, tra Londra e l’Asia. A voler essere sincera, mi sembrava di riuscire a cogliere solo in parte ciò che i miei insegnanti provavano a trasmettermi, ma sentivo che la pratica mi faceva stare bene e questo mi è bastato per farvi ritorno, nel tempo, sempre più spesso.
Ho sentito per la prima volta parlare di mindfulness una decina di anni fa, durante un ritiro di yoga a Goa, da una collega svedese che la insegnava. Desiderosa di approfondire, ho scoperto il lavoro di Jon Kabat-Zinn, me ne sono innamorata per il calore umano e il rigore scientifico, e in poco tempo mi sono formata come insegnante di mindfulness.
Da allora, sul mio percorso, ho incontrato centinaia di allievi e altrettanti maestri. Poter praticare e insegnare mindfulness, integrandola anche nel mio lavoro di psicoterapeuta, mi fa sentire enormemente fortunata. È un dono immenso di cui non posso più fare a meno.