“La meditazione può trasformare le nostre vite e avere un potere di guarigione profondo. Fa questo lavorando sull’interezza dell’organismo, intervenendo sui nostri cromosomi, sulle nostre cellule, sul nostro cervello, e influenza di fatto tutti gli apparati del corpo, incluso il sistema immunitario e come funziona il cervello sotto stress e nelle situazioni difficili, come regoliamo le nostre emozioni e così via. Stiamo iniziando a comprenderlo solo ora!
La meditazione trasforma anche il cervello che, essendo un organo che fa esperienza, cambia continuamente la sua forma, e cambia anche come decidiamo di vivere le nostre vite, e in un certo senso come decidiamo di mantenere le nostre menti.
La meditazione cambia infatti non solo le nostre idee, le nostre opinioni, e quanto vi rimaniamo intrappolati dentro, ma di fatto cambia la nostra relazione con i pensieri.
E quando guardiamo ai cambiamenti della struttura del cervello, non solo al cervello che funziona diversamente, ma proprio alla struttura del cervello che cambia per effetto della meditazione, vediamo che questa viene reclutata al servizio di una maggiore compassione, equanimità e saggezza e questo lo si può vedere in diverse regioni del cervello che, di fatto, diventano più spesse.
Certo, ciò che conosciamo è una minima parte in relazione a ciò che non sappiamo, è sempre così nella scienza! Conosciamo una piccola parte, pensiamo di averne compreso l’importanza, ma sarà interessante vedere cosa accadrà fra dieci anni, o fra vent’anni, quando sapremo così tante cose in più e probabilmente sorrideremo pensando a ciò che credevamo di sapere.
Ma credo che se la scienza sarà rigorosa e aperta al guardare le cose senza farsi influenzare dal desiderio di mostrare che la meditazione ha certi effetti, il risultato sarà che i suoi benefici saranno incontrovertibili e che dovremmo insegnare questa pratica ai nostri figli già da quando sono bambini, che dovremmo in un certo senso renderli immuni allo stress, capaci di affrontare le sfide della vita, e sarebbe irresponsabile lasciare che un essere umano diventi adulto senza dargli la possibilità di affinare il proprio strumento affinché egli possa suonarlo anche nelle situazioni più difficili.
E questo strumento è il corpo, e questo strumento è il cuore, e questo strumento è la mente, e questo strumento è la nostra capacità di relazionarci con gli altri e con la natura.
E non saremo più convinti di essere il centro dell’Universo”
~ Jon Kabat-Zinn
Ancora buona Pasqua a tutti.