Amore. Fraterno, romantico, tenero, passionale, tormentato, folle. Cambiate pure pagina se non vi interessa l’argomento, ma qualcosa mi dice che non lo farete.
Le relazioni sono al centro della nostra vita, ne abbiamo bisogno come dell’aria, e il loro andamento può influire più di qualsiasi altra cosa sul nostro umore.
Vi siete mai chiesti perché? La risposta della mindfulness è che, da chiunque amiamo, ci aspettiamo qualcosa. E quando non otteniamo ciò che desideriamo… è il caos.
Ci arrabbiamo, attacchiamo, ci chiudiamo, ci disperiamo, inseguiamo, fuggiamo, ci svalutiamo, diventiamo cinici e a volte finiamo con il guastare il sapore dell’amore, che poi è gusto e linfa della vita stessa.
Dimenticandoci che non ci sono uomini o donne perfetti, che l’altro non è necessariamente nella nostra vita per darci sicurezza, farci stare bene o addirittura salvarci, e che l’amore inizia con un semplice atto di attenzione: a noi, all’altro, al momento…
…Cosa fate il 14 febbraio dalle 21.30 alle 24.00?
Prenotarsi è una necessità.
Nel frattempo, se avete voglia di leggerlo, “Lo Zen e l’arte di innamorarsi” è davvero uno splendido libro.

Autore: Carolina Traverso
Mi chiamo Carolina Traverso, Caro per gli amici.
Sono nata in Costa D’Avorio da madre belga e padre Italiano. Sono cresciuta prevalentemente in Italia, ma ho vissuto anche in Iran prima della scuola materna, a Londra dopo l’Università e, sulla strada per tornare a casa, ho attraversato da sola per un anno l’India e il Sud Est Asiatico con uno zaino sulle spalle.
Da qualche anno lavoro e amo a Milano insieme a Iago, il mio pastore svizzero.
Le mie esplorazioni intorno alla meditazione sono iniziate quando avevo diciassette anni, per curiosità, e sono proseguite, dopo i venti, tra Londra e l’Asia.
A voler essere sincera, mi sembrava di riuscire a cogliere solo in parte ciò che i miei insegnanti provavano a trasmettermi, ma sentivo che la pratica mi faceva stare bene e questo mi è bastato per farvi ritorno, nel tempo, sempre più spesso.
Ho sentito per la prima volta parlare di mindfulness una decina di anni fa, durante un ritiro di yoga a Goa, da una collega svedese che la insegnava.
Desiderosa di approfondire, ho scoperto il lavoro di Jon Kabat-Zinn, me ne sono innamorata per il calore umano e il rigore scientifico, e in poco tempo mi sono formata come insegnante di mindfulness.
Da allora, sul mio percorso, ho incontrato centinaia di allievi e altrettanti maestri.
Poter praticare e insegnare mindfulness, integrandola anche nel mio lavoro di psicoterapeuta, mi fa sentire enormemente fortunata. È un dono immenso di cui non posso più fare a meno.