Questa mattina, mentre mi riconnettevo con la mia intenzione di pratica e di insegnamento per Semplicemente Grazie, il workshop di mindfulness sulla pratica della gratitudine che condurrò fra poco, non ho potuto fare a meno di prendere atto che il nostro pattern abituale è quello di notare quello che non va. O così è per la maggior parte di noi.
Si tratta di un meccanismo naturale, e utile per la sopravvivenza, perché è chiaro che una certa capacità di anticipare i pericoli o di notare le minacce presenti nell’ambiente può in alcuni casi salvarci la vita. Il problema è che la mente, quando seleziona solo quello che non va, o resiste a ciò che non può controllare, non sta davvero nel presente ma in una sua interpretazione, lontana dalla possibilità di vivere ogni momento come un’opportunità di pratica e di crescita.
Allora oggi volevo farvi un invito: indipendentemente da ciò che sta accadendo nella vostra vita, fate lo sforzo – lo so, a volte è proprio uno sforzo- di portare il più possibile la vostra attenzione a ciò che, in questo momento, c’è di positivo. Cose che rendono la vostra vita migliore e persone che fanno la differenza, a volte con piccoli gesti che troppo spesso consideriamo scontati, salvo poi rimpiangerli quando non ci sono più.
Fate uno sforzo, davvero. Anche se vi sentite malmostosi, se l’umore è pessimo e se vi sembra che davvero non c’è nulla di buono per voi. Fermatevi e fatelo. Prendetevi un minuto per dirigere la vostra attenzione su quello che va, e per accoglierlo nella vostra vita. Anche se qualcuno che amate sta morendo, anche se una relazione importante sta finendo, anche se avete perso lavoro e soldi, ci sono ancora tante cose per cui vale la pena vivere.
La vita è disseminata di doni, ma a volte dobbiamo allenarci per poterli vedere.
E poi, vi dico un segreto: ciò a cui portiamo l’attenzione, cresce. Shhhh…
Bello spunto di riflessione, anche se – come dici bene – a volte è davvero difficile mettere da parte anche solo per un attimo la negatività per andare alla ricerca della positività. E’ una vera e propria impresa in alcuni frangenti.
Sì. E’ per questo che praticare con regolarità è fondamentale, così come come lo è la possibilità di condivisione della pratica in un gruppo. Le tue parole mi fanno venire in mente qualcuno che oggi, a conclusione di “Semplicemente Grazie”, ha detto: “Io che sono sempre così negativo, non pensavo di avere così tanta gratitudine dentro”. A volte da soli è difficile accorgersene.
Grazie per questo spunto di riflessione, che “incrocio” proprio in un momento un po’ di stand-by in diversi ambiti… Il suggerimento di pensare a ciò che comunque, nonostante i problemi e le incertezze, c’è di bello nella mia vita è uno stimolo a trovare la forza e il coraggio di non abbattersi e di sorridere. Grazie di cuore!