Questa mattina, mentre mi riconnettevo con la mia intenzione di pratica e di insegnamento per Semplicemente Grazie, il workshop di mindfulness sulla pratica della gratitudine che condurrò fra poco, non ho potuto fare a meno di prendere atto che il nostro pattern abituale è quello di notare quello che non va. O così è per la maggior parte di noi.
Si tratta di un meccanismo naturale, e utile per la sopravvivenza, perché è chiaro che una certa capacità di anticipare i pericoli o di notare le minacce presenti nell’ambiente può in alcuni casi salvarci la vita. Il problema è che la mente, quando seleziona solo quello che non va, o resiste a ciò che non può controllare, non sta davvero nel presente ma in una sua interpretazione, lontana dalla possibilità di vivere ogni momento come un’opportunità di pratica e di crescita.
Allora oggi volevo farvi un invito: indipendentemente da ciò che sta accadendo nella vostra vita, fate lo sforzo – lo so, a volte è proprio uno sforzo- di portare il più possibile la vostra attenzione a ciò che, in questo momento, c’è di positivo. Cose che rendono la vostra vita migliore e persone che fanno la differenza, a volte con piccoli gesti che troppo spesso consideriamo scontati, salvo poi rimpiangerli quando non ci sono più.
Fate uno sforzo, davvero. Anche se vi sentite malmostosi, se l’umore è pessimo e se vi sembra che davvero non c’è nulla di buono per voi. Fermatevi e fatelo. Prendetevi un minuto per dirigere la vostra attenzione su quello che va, e per accoglierlo nella vostra vita. Anche se qualcuno che amate sta morendo, anche se una relazione importante sta finendo, anche se avete perso lavoro e soldi, ci sono ancora tante cose per cui vale la pena vivere.
La vita è disseminata di doni, ma a volte dobbiamo allenarci per poterli vedere.
E poi, vi dico un segreto: ciò a cui portiamo l’attenzione, cresce. Shhhh…
Autore: Carolina Traverso
Mi chiamo Carolina Traverso, Caro per gli amici. Sono Psicologa, Psicoterapeuta e insegnante di mindfulness formata con Jon Kabat-Zinn e il suo team presso il Center for Mindfulness della University of Massachusetts Medical School.
Sono nata in Costa D’Avorio da madre belga e padre italiano. Sono cresciuta prevalentemente in Italia, ma ho vissuto anche in Iran prima della scuola materna, a Londra dopo l’Università e, sulla strada per tornare a casa, ho attraversato da sola per un anno l’India e il Sud Est Asiatico senza telefonino e con uno zaino sulle spalle.
Da diverso tempo lavoro e amo a Milano insieme a Iago, il mio pastore svizzero, che ho fortemente voluto, quand’ero single, per sentirmi meno sola. Ho vissuto senza relazioni sentimentali stabili per tanti anni e conosco molto bene l’esperienza della singletudine. Ci ho scritto persino un libro, Semplicemente Single (Hoepli, 2021), a ridosso della pubblicazione del quale, a 47 anni, ho conosciuto l’uomo che oggi è mio marito.
Alcune persone, scherzando ma neanche troppo, dicono per questo che Semplicemente Single porti fortuna. Onestamente non saprei, ma posso dirti che le riflessioni che ho fatto scrivendolo mi hanno aiutata a fare chiarezza dentro di me e a lasciare andare vecchi pesi che non mi ero accorta di portare ancora.
Sarà forse questa coincidenza di fattori, una storia d’amore all’incrocio con un libro solo apparentemente per single, ma che in realtà è un manuale di educazione sentimentale, che mi sono ritrovata a parlare sempre più di amore e relazioni sulla stampa e in radio?
Altre cose che potresti volere sapere di me è che nel 2016 ho scritto “Mente Calma Cuore Aperto”, Sperling & Kupfer e che, per Hoepli, ha curato la collana dedicata alla mindfulness.
Appaio spesso su testate e radio nazionali, tra cui IoDonna.it, VanityFair.it e Radio Deejay, dove parlo di amore e relazioni.
Bello spunto di riflessione, anche se – come dici bene – a volte è davvero difficile mettere da parte anche solo per un attimo la negatività per andare alla ricerca della positività. E’ una vera e propria impresa in alcuni frangenti.
Sì. E’ per questo che praticare con regolarità è fondamentale, così come come lo è la possibilità di condivisione della pratica in un gruppo. Le tue parole mi fanno venire in mente qualcuno che oggi, a conclusione di “Semplicemente Grazie”, ha detto: “Io che sono sempre così negativo, non pensavo di avere così tanta gratitudine dentro”. A volte da soli è difficile accorgersene.
Grazie per questo spunto di riflessione, che “incrocio” proprio in un momento un po’ di stand-by in diversi ambiti… Il suggerimento di pensare a ciò che comunque, nonostante i problemi e le incertezze, c’è di bello nella mia vita è uno stimolo a trovare la forza e il coraggio di non abbattersi e di sorridere. Grazie di cuore!