“Alcune persone camminano nella pioggia. Altre si bagnano e basta.” ~ Roger Miller
A volte mi sembra che meditare consista essenzialmente in una scelta: smettere di resistere.
Lasciare andare idee, pensieri, storie e aspettative su come vogliamo o crediamo che siano le cose, per entrare direttamente nell’esperienza delle cose così come sono.
E scoprire non solo che non siamo ciò che ci accade, ma che tutto è già qui e che oltre a questo momento non ci serve altro.
E se la mente già è andata avanti, e vi state chiedendo cosa accadrà fra un minuto, fra cinque, stasera, nel week-end, questo mese o in questa rimanente parte dell’anno… fermatevi, fate un bel respiro, mettevi tranquilli e ascoltatevi Falling Rain.
Già. Solo camminando nella pioggia possiamo diventare la pioggia che cade.

Autore: Carolina Traverso
Mi chiamo Carolina Traverso, Caro per gli amici.
Sono nata in Costa D’Avorio da madre belga e padre Italiano. Sono cresciuta prevalentemente in Italia, ma ho vissuto anche in Iran prima della scuola materna, a Londra dopo l’Università e, sulla strada per tornare a casa, ho attraversato da sola per un anno l’India e il Sud Est Asiatico con uno zaino sulle spalle.
Da qualche anno lavoro e amo a Milano insieme a Iago, il mio pastore svizzero.
Le mie esplorazioni intorno alla meditazione sono iniziate quando avevo diciassette anni, per curiosità, e sono proseguite, dopo i venti, tra Londra e l’Asia.
A voler essere sincera, mi sembrava di riuscire a cogliere solo in parte ciò che i miei insegnanti provavano a trasmettermi, ma sentivo che la pratica mi faceva stare bene e questo mi è bastato per farvi ritorno, nel tempo, sempre più spesso.
Ho sentito per la prima volta parlare di mindfulness una decina di anni fa, durante un ritiro di yoga a Goa, da una collega svedese che la insegnava.
Desiderosa di approfondire, ho scoperto il lavoro di Jon Kabat-Zinn, me ne sono innamorata per il calore umano e il rigore scientifico, e in poco tempo mi sono formata come insegnante di mindfulness.
Da allora, sul mio percorso, ho incontrato centinaia di allievi e altrettanti maestri.
Poter praticare e insegnare mindfulness, integrandola anche nel mio lavoro di psicoterapeuta, mi fa sentire enormemente fortunata. È un dono immenso di cui non posso più fare a meno.