“La maggior parte delle persone tende a trascurare gli aspetti positivi della vita, e a focalizzarsi su ciò che non va” ~ Plutarco
Anche quando sappiamo che non ci fa bene, non è sempre facile non rimuginare su quello che non va.
Le paure, le delusioni e le cattive notizie assorbono la nostra attenzione più di quanto vorremmo, con il rischio che noi si sviluppi una falsa idea di chi siamo e di come è la vita, perché ci dimentichiamo della bellezza.
Mi vengono in mente gli ultimi giorni di vita di mia madre, morta di cancro quando avevo 33 anni.
Si chiamava Christiane.
La bellezza, per noi in quel momento così difficile, era uscire nel giardino dell’ospedale per guardare insieme il cielo e respirare l’aria.
Lo spostamento dall’unità per malati terminali, fra sedia a rotelle, corridoi e ascensori, durava qualcosa come dieci minuti. E mia madre, dopo due minuti che era fuori, era solita guardarmi e dire: “Basta, sono stanca, portami indietro”. Ma il suo sorriso, e la luce che le vedevo negli occhi, erano la bellezza.
Indubitabile, intensa, eterna.
Credo che praticare la gratitudine significhi proprio questo: riconoscere la bellezza, e sapere che ciò che coltivi attraverso l’attenzione, cresce.
E che è nella bellezza che l’anima può trovare pace, anche nella tempesta emotiva più forte.
Che tutti noi si possa trovare la bellezza ora, e in ogni momento della nostra vita.
Caro
Autore: Carolina Traverso
Mi chiamo Carolina Traverso, Caro per gli amici. Sono Psicologa, Psicoterapeuta e insegnante di mindfulness formata con Jon Kabat-Zinn e il suo team presso il Center for Mindfulness della University of Massachusetts Medical School.
Sono nata in Costa D’Avorio da madre belga e padre italiano. Sono cresciuta prevalentemente in Italia, ma ho vissuto anche in Iran prima della scuola materna, a Londra dopo l’Università e, sulla strada per tornare a casa, ho attraversato da sola per un anno l’India e il Sud Est Asiatico senza telefonino e con uno zaino sulle spalle.
Da diverso tempo lavoro e amo a Milano insieme a Iago, il mio pastore svizzero, che ho fortemente voluto, quand’ero single, per sentirmi meno sola. Ho vissuto senza relazioni sentimentali stabili per tanti anni e conosco molto bene l’esperienza della singletudine. Ci ho scritto persino un libro, Semplicemente Single (Hoepli, 2021), a ridosso della pubblicazione del quale, a 47 anni, ho conosciuto l’uomo che oggi è mio marito.
Alcune persone, scherzando ma neanche troppo, dicono per questo che Semplicemente Single porti fortuna. Onestamente non saprei, ma posso dirti che le riflessioni che ho fatto scrivendolo mi hanno aiutata a fare chiarezza dentro di me e a lasciare andare vecchi pesi che non mi ero accorta di portare ancora.
Sarà forse questa coincidenza di fattori, una storia d’amore all’incrocio con un libro solo apparentemente per single, ma che in realtà è un manuale di educazione sentimentale, che mi sono ritrovata a parlare sempre più di amore e relazioni sulla stampa e in radio?
Altre cose che potresti volere sapere di me è che nel 2016 ho scritto “Mente Calma Cuore Aperto”, Sperling & Kupfer e che, per Hoepli, ha curato la collana dedicata alla mindfulness.
Appaio spesso su testate e radio nazionali, tra cui IoDonna.it, VanityFair.it e Radio Deejay, dove parlo di amore e relazioni.